Babywearing - indossare il proprio bambino- cosa significa?


Babywearing: indossare il proprio bambino, tenerlo a contatto, percepire i suoi segnali e le sfumature del suo linguaggio anche non-verbale, accogliere e soddisfare il suo bisogno primario di amore, stringerlo in un abbraccio, contenerlo, accudirlo, proteggerlo: questo è stato ed è l’esperienza di babywearing per noi.

L’essere umano, quando nasce, è bisognoso del contatto stretto e continuo della madre; si tratta di un bisogno primario, essenziale e fondamentale per il suo benessere, per la sua crescita armonica e per il suo equilibrio psico-fisico. In particolare il primo periodo dopo la nascita è estremamente delicato da questo punto di vista; si parla di “esogestazione”- come la gestazione intrauterina esso ha una durata di circa 9 mesi – proprio per sottolineare la continuità e l’affinità rispetto al periodo della gravidanza; il neonato, al momento della nascita, non è autonomo, si trova in una situazione di fragilità, è sottoposto improvvisamente e in maniera traumatica ai molteplici stimoli del mondo esterno, per cui necessita di essere amorevolmente accolto nelle braccia del genitore, di essere protetto, massaggiato, accarezzato, contenuto. L’ambiente più idoneo per garantire questa accoglienza sono le braccia amorevoli di un genitore e il babywearing è un magnifico strumento che consente di perpetuare il calore, la protezione e il contenimento, l’ascolto partecipe che caratterizzava già la diade Madre-Bambino durante l’epoca gestazionale intrauterina. Inoltre è uno strumento estremamente pratico e, direi, anche se può apparire paradossale – dato che è presente in tutte le culture tradizionali- estremamente rivoluzionario. Mi piace utilizzare quest’ultimo termine perchè la nascita stessa di un bimbo, evento del tutto naturale, diventa rivoluzionario proprio perchè “rivoluziona” la vita della famiglia alterando in maniera dirompente gli equilibri preesistenti tra i suoi membri. Il babywearing è una modalità di relazionarsi al proprio bambino che prevede un atteggiamento di elevata condivisione da parte del genitore: il nuovo essere viene accolto e partecipa in maniera naturale alla vita dei genitori direttamente a loro contatto. Sia il genitore che il neonato ne traggono vantaggio: la reciproca accoglienza e l’ascolto che si sviluppano nel contatto del babywearing rinforzano il legame genitoriale, motivano e potenziano il sentimento naturale di amore e rendono il genitore più sicuro del proprio ruolo e delle proprie competenze; il neonato, attraverso il contatto, è in grado di sentire soddisfatto il suo bisogno primario e ancestrale di Amore, per cui sviluppa benessere, sicurezza, equilibrio psico-fisico, sentimenti che influiscono positivamente sulla qualità della sua maturazione psico-fisica ed affettiva con un beneficio anche negli anni a venire.

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